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La comunicazione contemporanea si avvale di nuovi codici e stili, partendo però sempre dalle basi, dalle tradizioni e dalla letteratura classica. Il processo di storytelling di cui tanto si parla attualmente nel settore del copywriting, magari sfruttato su un blog aziendale, non è altro che narrazione, racconto di storie e scambio di esperienze, ma con una connotazione in più che rende il tutto più profondo e condiviso: l’aspetto emozionale.

Storytelling vuol dire raccontare… ed incantare

Creare e raccontare una storia è abbastanza facile, catturare l’attenzione di chi legge e suscitare in lui emozione e condivisione è sicuramente più complicato.

Fare storytelling: i punti fondamentali

Se hai raccolto la sfida di raccontare qualcosa utilizzando la tecnica dello storytelling sappi che, per non rischiare di vanificare il lavoro svolto, sarà meglio rispettare alcuni punti fondamentali.

  • Prima di tutto, è necessario che chi ascolta la tua storia abbia fiducia in te, che le persone che apprezzano il tuo stile nel raccontare ti conoscano a fondo (questo aspetto è altrettanto importante per un’azienda che voglia promuovere il suo brand).
  • Oltre all’elemento della Fiducia, una storia “vincente” ha bisogno di toccare le corde dell’emotività del lettore. Le storie migliori puntano infatti  a realizzare un mix di tensione, mistero, conflitto per far accanire il lettore e farlo partecipare emotivamente al racconto scritto.
  • Cerca inoltre di tessere un rapporto speciale con la tua platea: altro elemento importante per ottenere uno storytelling di successo è l’identificazione del lettore con la storia in modo che si lascino trasportare con maggiore facilità.
  • Chi l’ha detto che una bella storia debba essere per forza articolata? La semplicità è sempre la benvenuta in una storia, perché permette di eliminare il superfluo e approfondire ciò che conta davvero.
  • Un elemento da non trascurare è il significato personale: ogni lettore sarà ben contento di dare una “morale della favola” al racconto. Se i lettori si sentono immersi completamente nella storia, diventandone addirittura protagonisti, allora significa che il tuo storytelling ha centrato l’obiettivo!

Esempi di storytelling

Per comprendere a pieno la portata dello storytelling e la potenza della storia quando riesce ad arrivare nel profondo, è utile prendere in considerazione alcuni esempi pratici. Ci sono scrittori di grande valore che hanno parlato  diffusamente di questo argomento (Alessandro Baricco ha anche tenuto una lezione accademica presso l’università di Torino), e ci sono aziende che hanno applicato efficacemente questo metodo per promuovere il loro brand. Un esempio di storytelling aziendale è quello utilizzato negli spot della Apple. Nello spot del grande marchio di elettronica vi è il riferimento alle descrizioni tecniche del dispositivo, ma l’aspetto emozionale prevale senz’altro sull’oggetto della promozione. Si tratta di un modo diverso e più profondo per invogliare chi osserva all’acquisto.

 

 

L’Ikea, la nota azienda di arredamento svedese, ha invece puntato sul concetto di “casa” inteso come luogo di incontro e scambio di affetti. Basta guardare il visual storytelling di Ikea  su Youtube per accorgersene. Dietro ad uno storytelling che “funziona” vi è uno studio approfondito di tutto quello che può servire per arrivare dritto al cuore dei potenziali clienti o fruitori di servizi. Le aziende quindi devono cercare di sfruttare abilmente le diverse piattaforme social a disposizione per veicolare meglio le storie che vogliono raccontare per avvicinare potenziali clienti.

Storytelling aziendale: case history

Sono tanti i brand che, attraverso un utilizzo efficace della tecnica dello storytelling (in questo caso, del video storytelling), sono riusciti a creare un’identità precisa e a “raccontarla” ai consumatori. Il marchio “Dove”, ad esempio, che si rivolge ad un pubblico per lo più femminile, ha saputo cogliere un sentimento condiviso tra le donne, che è quello della distanza tra un prototipo di bellezza e i canoni reali. Nel video intitolato “Evoluzione” chi guarda viene catapultato su un set fotografico dove può assistere alla trasformazione di una donna comune in una donna dalla bellezza strepitosa, tramite fotoritocco e aggiustamenti vari.

Il monito del video è che la bellezza che si vede non sempre è reale, e che quindi una donna dovrebbe accettarsi con i suoi pregi e difetti, senza però rinunciare a volersi migliorare. L’esempio di “Dove” dimostra che i consumatori saranno sempre portati ad identificarsi con una storia o un messaggio, che il brand dovrà essere capace di veicolare nella maniera migliore. Particolare attenzione va prestata al linguaggio, che deve essere immediato, diretto e coinvolgente. La “storia” di un brand finisce con il diventare a tutti gli effetti un valore economico aziendale.