Il tuo sito web è ottimizzato e stai lavorando alla grande su grafica, contenuti e Seo. Ciò nonostante, noti un calo di traffico organico e le serp di Google non sembrano più amarti come in passato.
Google Domina le proprie serp. Presto, potrebbe non essere più necessario aprire i singoli siti web per ottenere le risposte dai motori di ricerca
Il crescente dominio di Google sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca ha sollevato panico e polemiche nel settore SEO. Gli snippet di Google, il risultato zero, i risultati locali ecc. hanno fatto scendere alcuni risultati organici nella parte bassa delle serp. Google ha inoltre introdotto la modalità zero risultati: nel caso di ricerche ben definite, fornisce un solo e semplice risultato, e non una lista. Nell’esempio proposto da Searchenginejournal, proviamo ad esempio a ricercare la query time in India per Google.com (vds immagine sottostante):
Come ha sottolineato recentemente Barry Adams su Twitter, questa politica di Google sulla Search Engine non è del tutto nuova, ma sembra che ultimamente il colosso di Mountain View abbia messo davvero il piede sull’acceleratore, spingendo il più possibile gli utenti ad usare esclusivamente ed in maniera esauriente il solo motore di ricerca, senza passare dai singoli portali presenti nelle serp.
Sono tante le domande che possiamo supporre: si tratta di una mossa “etica” da parte di Google? La SEO presto sarà morta? Al contrario, possiamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto sino ad ora, adottando le strategie necessarie in maniera intelligente e veloce?
Certo è difficile pensare positivo quando Google ti “pugnala alle spalle” con questo tipo di intervento sul traffico. Tuttavia, a prescindere da ciò che sta accadendo (ricerche locali, news in primo piano, caroselli. snippet e funzionalità varie in SERP di Google), è innegabile che alcune proprietà come Google News, Immagini, Voli, Video e Maps stanno viaggiando su un treno – al di fuori da ogni competizione – che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Gli effetti benefici di un buon posizionamento organico, per i quali i Seo lavorano da anni, si sono, in alcuni casi, ridotti.
Motore di ricerca Google Voli Cos’è un cane? Knowledge Graph & Wikipedia dentista roma è una ricerca local (dopo Google ads, ovviamente)
Per chi è scritto questo post?
Probabilmente stai leggendo questo post perché hai notato che il traffico organico del tuo sito/blog è diminuito e hai il sospetto che la causa potrebbe essere, ovviamente, l’algoritmo di Google.
I cali di traffico derivano essenzialmente da:
- un calo dei posizionamenti;
- una diminuzione del volume di ricerca
- le variazioni nelle Serp di Google, che danno ampio spazio a GNews, Immagini, voli, video, mappe e risultati locali, dando meno peso ai siti che hanno lavorato per il posizionamento organico.
Se hai effettuato un’analisi della crollo del traffico organico e sei giunto alla conclusione che probabilmente stai accusando le conseguenze di un cambiamento nel layout di Google Search, che penalizza i risultati organici, allora continua pure a leggere.
Se sei troppo pigro per fare un’analisi completa, devi comunque considerare che sussistono altri forti indizi che indicano quando le caratteristiche SERP sono responsabili di un calo significativo dei clic (in generale, oppure per query specifiche) in Google Search Console in cui la classifica media è pressochè stabile ma vi è una quantità quasi costante di impressioni.
Non dimentichiamoci mai quanto siano importanti i dispositivi mobili nella Serp e quanto questi, oggi, tendano a dominare la scena. Sul desktop l’impatto che le serp features di Google hanno sul traffico non è così drastico, ma quando si passa ad un dispositivo mobile potrebbe essere necessario scrollare ripetutamente, prima che vengano visualizzati gli elenchi organici.
I passaggi per gestire un calo del traffico indotto da Google sono approssimativamente i seguenti:
- Verificare il traffico perso e migliorare i propri contenuti; in alternativa, valutare un aumento del budget Google Ads;
- Scoprire quali sono gli elementi del layout da cui sei stato colpito (maps? risultato zero?) ottenendo prove concrete dagli strumenti SEO e dai grafici delle prestazioni;
- Adeguare di conseguenza la tua strategia SEO.
Come scoprire quali funzionalità della serp hanno contributito a ridurre il mio traffico organico
In base al tuo settore di appartentenza, è facile comprendere quali funzioni delle serp hanno ridotto il tuo traffico organico. Se hai, ad esempio, un e-commerce, è possibile che a danneggiarti siano stati Google Shopping e Google Ads; per un Hotel, forse Google Maps o Local.
Possiedi un portale ad altro traffico? Guarda chi, tra i tuoi competitor, pone delle risposte concrete alle keyword legate al tuo business. Se non lo ha già fatto, Google Voice o i “risultati zero” potrebbero aver influenzato il calo organico del tuo sito web.
Hai una media company? Verifica se ti sfruttando al meglio Google News e le notizie legate ai trend topic.
Gestisci un sito di annunci di lavoro? Forse, oltre ad Adwords – Google Ads, sei stato danneggiato Google Jobs (è ancora prematuro in Italia, però). Ecco cosa puoi fare…
Analizza le Serp
Dunque, verifica le SERP di Google analizzando un paio di parole chiave che ti interessano. Se sai approssimativamente cosa stai cercando quando apri i dati, sarà più facile individuarli.
Questa verifica funziona bene per le feature in SERP, ma per Google Ads sarà più difficile. Esegui comunque questo tipo di analisi sia su Mobile che su Desktop.
Ottieni prove concrete del problema utilizzando gli strumenti SEO e i grafici delle prestazioni
Una volta che hai un’idea della riduzione di traffico generato dalle modifiche delle serp di Google, devi ottenere prove certe con gli strumenti SEO. (Moz, SEO Monitor e SEMRush.)
Utilizzando uno di questi tool, analizza i dati storici (in generale o per specifiche parole chiave importanti) e così puoi verificare quando la funzionalità in SERP è stata introdotta. Verifica cosa è successo al tuo traffico organico intorno a questa data: se c’è un calo, hai individuato il problema.
Crea la tua nuova strategia SEO
Ci sono alcune strategie diverse da adottare a seconda della funzione SERP, nel dettaglio, analizza come usare a tuo favore i seguenti strumenti:
- Accelerated Mobile Pages (AMP): puoi scalare le classifiche delle serp, creando un sito più veloce e leggibile. Magari, i tuoi competitor neanche conoscono AMP!
- Breadcrumbs in primo piano: i breadcrumbs e i featured snippet in serp sono importantissimi, per ottenere maggiori click.
- Google Local e attività locali: non puoi fare a meno di Google My Business, chi ti cerca saprà dove trovarti e come contattarti.
- Google Ads e pubblicità a pagamento: puoi fare anche tu uso di Google Ads per posizionarti meglio in serp, e portare in alto il tuo business. Il tuo traffico potrebbe essere sceso dalle campagne PPC dei tuoi competitor.
- Contenuti zero: se fai contenuti informativi, cura gli snippet della pagina, e scrivi articoli in modo dettagliato, preciso, magari con un elenco. Potrebbe diventare un “risultato zero”: anche se perdi traffico, perchè Google consente la lettura del testo direttamente in serp, potresti comunque ottenere diverse visite.
- Google Shopping: dipende dal tuo business, ma spesso ne vale la pena
- knowledge graph e carousel: sono utilizzati dai più importanti portali informativi. Difficilmente il tuo business dipende da quello vero? O ti aspetti di poter fare concorrenza a Wikipedia & co?
- Google jobs: forse troppo acerbo in Italia. Vale la pena studiarlo se sei del settore, valutando eventuali strategie.
Ovviamente, se stai leggendo questo articolo mi aspetto che tu abbia incluso i dati strutturati sul tuo sito web. Tra l’altro, ti aiuterà a distinguerti dalle SERP con molta pubblicità.
Conclusioni
Come ha dichiarato Rand Fishkin nel suo discorso al recente Brighton SEO, se creiamo strategie SEO intelligenti con un occhio al futuro, allora avremo l’opportunità di essere ancora sulla cresta dell’onda quando si verificheranno cambiamenti significativi delle serp.
Abbiamo anche bisogno di integrare le nostre strategie SEO tutti i possibili mezzi; dobbiamo essere istruiti sull’ottimizzazione per i social media, la pubblicità a pagamento e tutte le altre tattiche per aumentare il trust del brand. Più si punta a diversificate le tue strategie di marketing online, meglio è.
Google diventerà sempre più intelligente, il che significa che anche noi Seo dobbiamo diventare più intelligenti.
Per citare Jayson DeMers: “Se definisci il SEO come la capacità di manipolare la tua strada verso la cima dei raking di ricerca, allora la SEO morirà. Ma se si definisce la SEO come la pratica di migliorare la visibilità di un sito Web nei risultati di ricerca, allora la SEO non morirà mai. Continuerà solo ad evolversi”.
La ricerca nella seo, come qualsiasi altra attività imprenditoriale oggi, continuerà in futuro a proporre drammatici e repentini cambiamenti. E noi dobbiamo sicuramente essere pronti a tutto.